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La trasformazione digitale è una questione di cultura
Al concetto di “trasformazione digitale” si è soliti associare lo sviluppo del settore IT dell’impresa. La trasformazione digitale, per essere veramente disruptive, parte dalla crescita culturale e professionale dei collaboratori impegnati a tutti i livelli.
Il “Piano nazionale impresa 4.0” supporta l’azienda nell’acquisizione e nel consolidamento delle conoscenze tecnologiche indispensabili per la crescita e lo sviluppo a medio e lungo termine.
Per informazioni più complete vedi:
- normativa Art. 1, commi 46 – 56, Legge 27 dicembre 2017, n. 205
- Testo del decreto 4 maggio 2018 – pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 143 del 22 giugno 2018.
L’articolo 1, commi da 46 a 56, della Legge di Bilancio 2018, ha introdotto un nuovo incentivo fiscale automatico a favore degli investimenti effettuati delle imprese per formazione del personale dipendente nelle materie aventi ad oggetto le c.d. “tecnologie abilitanti”, le tecnologie rilevanti per il processo di trasformazione tecnologica e digitale delle imprese previsto dal “Piano Nazionale Impresa 4.0”.
Il decreto attuativo del credito d’imposta datato 4 maggio 2018 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 22 giugno 2018, con il dettaglio delle regole e delle istruzioni per beneficiare l’agevolazione.
La misura è stata pensata per stimolare le imprese ad attuare piani di formazione, migliorando e integrando le competenze professionali dei propri dipendenti.

Il beneficio consiste in un credito d’imposta pari al 40% delle spese relative :
- al solo costo complessivo aziendale del personale dipendente impegnato come discente per il periodo in cui viene coinvolto in attività di formazione
- al personale dipendente che partecipa come tutor/docente alle attività di formazione (spesa ammissibile al massimo pari al 30% della retribuzione annua complessiva del dipendente)
- alle spese sostenute per l’attività di certificazione contabile da parte delle imprese non soggette a revisione legale dei conti, entro il limite massimo di euro 5.000,00.
Il credito d’imposta è riconosciuto fino ad un importo massimo annuale di euro 300.000,00, per ciascun beneficiario (azienda).
NON È NECESSARIO AVER EFFETTUATO INVESTIMENTI IN BENI STRUMENTALI.
Possono accedere al beneficio TUTTE le imprese, residenti in Italia, comprese le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato, che effettuano spese in attività di formazione 4.0 nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2017 e quindi a partire dal 1° gennaio 2018.
Le attività di formazione che verranno agevolate dal decreto sono tutte quelle svolte per acquisire o consolidare le conoscenze nelle tecnologie previste dal “Piano nazionale Impresa 4.0”:
- big data e analisi dei dati
- cloud e fog computing
- cyber security
- simulazione e sistemi cyber-fisici
- prototipazione rapida
- sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA)
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo macchina
- manifattura additiva (o stampa tridimensionale)
- internet delle cose e delle macchine
- integrazione digitale dei processi aziendali.
Il credito d’imposta è ammissibile, richiedendo il rilascio di apposita certificazione al revisore legale dei conti. Le imprese non obbligate alla revisione dovranno richiedere il rilascio di tali documenti ad una società di revisione, da un professionista iscritto al Registro dei revisori legali. Tale certificazione deve essere allegata al Bilancio. Inoltre, le imprese beneficiarie del credito d’imposta dovranno essere conservare, ai fini di controllo, una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte.
Modalità di presentazione
La domanda può essere presentata tramite il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

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